FastucUP, storia di una startup made in Sicily
Una startup made in Sicily. Così si presenta FastucUP che entra di prepotenza nel mondo della tecnologia unita alla filiera alimentare
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Una startup made in Sicily. Così si presenta FastucUP che entra di prepotenza nel mondo della tecnologia unita alla filiera alimentare. Una nuova realtà che è la protagonista della nostra storia di oggi. Una realtà che sta per lanciare la sua campagna di crowdfunding .
Cos’è una campagna di crowdfunding ?
Una campagna di crowdfunding (o crowdfund raising) è un’azione volta a raccogliere finanziamenti da una vasta rete di persone attraverso il web e i social media. In pratica, si tratta di una raccolta fondi online che coinvolge un gran numero di persone, in modo da raccogliere somme di denaro significative per finanziare un progetto o un’idea.
Il crowdfunding si basa sul principio della partecipazione attiva dei finanziatori, che contribuiscono alle campagne di raccolta fondi con quote di denaro, spesso di piccolo valore. In cambio della loro partecipazione, i finanziatori ricevono generalmente delle ricompense, che possono essere in natura (ad esempio un prodotto o servizio) o simboliche (ad esempio il nome del finanziatore sul sito web del progetto).
Intervista a Mariangela Galante, CEO & Co-Founder di FastucUP
Siete, quindi, pronti per scoprire di più sulla storia della startup tutta siciliana? Mettetevi comodi e godetevi l’intervista che abbiamo realizzato con Mariangela Galante, CEO & Co-Founder di FastucUP:
Cos’è FastucUP?
“FastucUP è una start up innovativa nata a Caltanissetta nel 2021. Il core business ruoterà attorno ad una piattaforma digitale di compravendita di prodotti biologici siciliani; in particolare, il nostro fiore all’occhiello sarà un’app che fornirà un’esperienza oltre al classico acquisto.
L’abbiamo ideata in tre, due siciliani e un romano, con il primario obiettivo di disintermediare, facendo incontrare il produttore e il consumatore in modo agevole e 100% digital, realizzando così una nuova e cortissima filiera.
Due di noi si trovavano a Londra nel 2019 e, passeggiando per Tower Bridge con un pizzino di carta in mano, ci è venuta l’idea di accorciare le distanze e di fornire al mercato britannico un frutto in particolare cui richiesta è sempre alta: il pistacchio. Partiremo infatti da questo frutto, l’oro verde siciliano.”
Un aspetto chiave del progetto FastucUP trae spunto dalla realizzazione della filiera interconnessa (distributed ledger technology).Qual è l’obiettivo della startup?
“FastucUP vuole accrescere il valore del pistacchio fresco proponendosi di portare ad un nuovo livello la produzione e la vendita dello stesso, con il supporto del digitale e dei nuovi mezzi comunicativi. Sogniamo una filiera molto corta, ma autentica. La fiducia e vedere i prodotti addirittura sulla pianta sono l’architrave del progetto. Ci sono molti produttori, incluso Francesco uno dei nostri soci, che sarebbero ben felici di provare una nuova esperienza di acquisto, un plus che avrebbero i loro prodotti sempre venduti, magari, tradizionalmente.”
In che modo, nel pratico, FastucUP riesce a creare questo collegamento tra produttore e consumatore?
“Utilizzeremo il metodo del dropshipping in questa prima fase. Per spiegarlo meglio: sarà come un triangolo in cui FastucUP tenderà la mano da un lato al produttore e dall’altro al consumatore, insomma farà da ponte. Il consumatore ordina quello che vuole sul nostro sito o sulla nostra app e noi, nel minor tempo possibile, gli recapiteremo quello che desidera, soprattutto i prodotti freschi che, in alcuni casi, non fanno parte della nuova vendita digitale che, praticamente, include ormai quasi tutto. Appunto, noi ci stiamo concentrando su questo “quasi”.”
Quali sono i prossimi passi della startup?
“A brevissimo, ci sarà lo start della raccolta crowdfunding su WeAreStarting, una delle primarie piattaforme italiane di equity crowdfunding autorizzata da Consob che permette di investire il proprio capitale nelle migliori startup e PMI italiane che vogliono far crescere il proprio business. Siamo onorati dell’interesse mostrato dalla suddetta piattaforma e da altri investitori che stiamo già incontrando da settimane e che non ci fanno mancare stima e appoggio. Il capitale raccolto sarà quasi interamente destinato, in questa prima fase, alle infrastrutture tecnologiche che saranno le fondamenta di FastucUP; a seguire, investiremo anche sul comparto Marketing ma, per questo al momento, ci serviamo delle competenze di cui è dotato il nostro team. Dalla comunicazione all’IT, passando per una ventennale esperienza in Business Strategies.”